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  • Bonus, Voucher e Fondi Regionali per chi ha debiti

    Bonus, Voucher e Fondi Regionali per chi ha debiti

    Se ti trovi con rate arretrate, cartelle esattoriali, carte revolving ormai ingestibili o creditori che incalzano, forse ti stai chiedendo se esistono aiuti pubblici per alleggerire la situazione e ripartire. La risposta è positiva: diverse Regioni mettono a disposizione voucher, bonus e strumenti agevolati in grado di coprire spese di procedura (OCC/gestore, perizie, bolli), garantire assistenza legale specializzata e, in alcuni casi, rafforzare l’attivo dei piani del consumatore o degli accordi. In aggiunta, possono facilitare l’accesso a nuove forme di finanziamento come microcredito, fondi rotativi e garanzie, pensati per consolidare i debiti con condizioni più sostenibili.

    In questa guida aggiornata ti spiego in concreto come funzionano queste misure, chi può beneficiarne e come integrarle con le procedure previste dal CCII (esdebitazione, piani, accordi), con un approccio pratico e orientato al sollievo di famiglie e piccole imprese.

  • Il tempismo è tutto nella … procedura esecutiva

    Il tempismo è tutto nella … procedura esecutiva

    Se hai una procedura esecutiva in corso e stai aspettando che fissino le aste, e pensi che sia troppo tardi, allora sei nel posto giusto.

    Forse non tutti sanno che le procedure di SOVRAINDEBITAMENTO disciplinate dal nuovo Codice della Crisi di Impresa ex D.L. 83/2022, entrato in vigore il 15/07/2022, possono essere richieste ed attuate anche se vi è una procedura esecutiva in corso.

    In sostanza si tratta di far dialogare il Giudice della procedura di esdebitamento con il Giudice dell’esecuzione.

    E fino a quando è possibile questo dialogo? Non solo fino alla data di aggiudicazione del bene all’asta, ma ANCHE SUCCESSIVAMENTE e cioè fino al momento del riparto della somma ricavata dall’asta (che di solito avviene 5 o 6 mesi dopo l’asta).

    Qual è il vantaggio? Se il bene viene venduto all’asta, senza o fuori procedura di esdebitamento, l’eventuale debito residuo rimane, se invece la vendita all’asta è fatta dentro e con la procedura di esdebitamento l’eventuale debito residuo VIENE STRALCIATO COMPLETAMENTE.

    Ad esempio: debito di € 400.000,00 e immobile che viene aggiudicato per € 150.000,00; se la vendita del bene viene fatta fuori procedura di esdebitamento il residuo debito di € 250.000,00 RIMANE e perseguiterà il debitore a vita; se invece la vendita viene fatta all’interno della procedura di esdebitamento il residuo debito di € 250.000,00 viene CANCELLATO.

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  • Non è Mai Troppo Tardi per Riprendere il Controllo della Tua Vita Finanziaria. Scopri Come con la Legge del Sovraindebitamento.

    Non è Mai Troppo Tardi per Riprendere il Controllo della Tua Vita Finanziaria. Scopri Come con la Legge del Sovraindebitamento.

    Il tempo non è mai un ostacolo, puoi iniziare quando vuoi. La possibilità di cambiare è sempre presente, e la decisione è tua.

    Se non stai cercando attivamente di trasformare la tua vita finanziaria, qualcun altro potrebbe farlo per te. Quindi, la domanda cruciale è: vuoi essere il capitano della tua nave o lasciare che altri traccino il percorso per te?

    Se ti rendi conto che, nonostante tu abbia pagato tutti i creditori a fine mese, stai ancora facendo sacrifici importanti come privare tuo figlio di opportunità educative, rimandare cure mediche o trascurare il tuo benessere, è il momento di agire.

    Hai mai sentito parlare della legge sul sovraindebitamento? Questa legge, con l’ultima modifica in vigore dal 15.07.2022, offre ai debitori meritevoli la possibilità di rinegoziare i debiti e mantenere uno standard di vita dignitoso.

    Se il tuo consulente non te ne ha mai parlato, visita il nostro sito e scarica gratuitamente il vademecum sul sovraindebitamento. Inoltre, offriamo un primo colloquio gratuito a tutti i nostri clienti. Prendi in mano il controllo della tua vita finanziaria oggi stesso.

  • Ottieni un Respiro Finanziario: Come Affrontare i Debiti con il Concordato Minore

    Ottieni un Respiro Finanziario: Come Affrontare i Debiti con il Concordato Minore

    L’utilizzo dell’Agenzia delle Entrate come un bancomat è un comportamento diffuso tra gli imprenditori, ma può comportare gravi conseguenze finanziarie.

    Cosa significa questo? Spesso, gli imprenditori rimandano il pagamento di imposte come l’IVA e l’IRPEG per coprire prima le spese immediate come i salari dei dipendenti, i fornitori e le rate bancarie. Questo atteggiamento è come considerare l’Agenzia delle Entrate come uno sportello bancario, dove si preleva (e raramente si versa) a piacimento.

    PRIMO CONSIGLIO: Se la tua azienda non ha liquidità sufficiente per pagare le tasse, è essenziale rivedere la situazione finanziaria.

    SECONDO CONSIGLIO: Non pagare l’Agenzia delle Entrate per pagare altri creditori viola la par condicio creditorum, aprendo la strada a potenziali problemi legali come la “bancarotta preferenziale”.

    TERZO CONSIGLIO: Se hai accumulato debiti e l’Agenzia delle Entrate sta richiedendo il pagamento, c’è una soluzione. La legge consente di ridurre il debito attraverso la procedura di stralcio, includendo il debito con l’Agenzia delle Entrate.

    Immagina di liberarti dal peso dei debiti passati e iniziare a saldare regolarmente i debiti futuri. Il Concordato Minore è la procedura che può rendere questo scenario una realtà. Se il tuo consulente non te ne ha mai parlato, scarica gratuitamente il nostro vademecum dal nostro sito e prenota subito un appuntamento per discutere delle tue opzioni. Non lasciare che i debiti soffochino la tua impresa: agisci ora per ottenere un respiro finanziario.

  • Importante Vittoria Legale: Banca Condannata a Risarcire €800.000

    Importante Vittoria Legale: Banca Condannata a Risarcire €800.000

    Lo Studio Legale Breda festeggia un altro significativo successo nel campo del contenzioso bancario. Grazie all’assistenza legale fornita dallo Studio Breda, un Cliente si è rivolto al Tribunale Veneziano ottenendo l’accertamento della nullità, totale o parziale, di ben 5 rapporti di conto corrente con l’Istituto di Credito.

    In particolare, il contenzioso riguardava la contestazione della validità e/o efficacia delle clausole che riguardavano i giorni valuta, le cms, l’interesse anatocistico trimestrale e la nullità del contratto finanziario sugli strumenti derivati per difetto di causa. La sentenza ha condannato la Banca al rimborso di tutti gli importi illegittimamente addebitati.

    Il Giudice ha accolto integralmente le richieste del Cliente, rilevando l’assenza di clausole pattizie scritte per i giorni valuta, le cms, gli interessi ultralegali e le spese relative ai contratti in questione. La nullità di pattuizioni orali su questi punti è stata dichiarata, e il saldo dei conti oggetto di causa è stato quantificato in €647.290,84 a credito della società attrice. La Banca è stata condannata a corrispondere a questa società l’importo di €647.290,84, oltre agli interessi legali dal momento della richiesta al saldo.

    Il Giudice Veneziano ha seguito l’orientamento stabilito dalle Sentenze della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 8770/2020 e n. 21830/2021, dichiarando anche la nullità del contratto di Operazioni Derivate. Questo contratto non presentava tutti gli elementi necessari per consentire alla parte di valutare l’entità, sia quantitativa che qualitativa, dell’alea assunta. Di conseguenza, la società ha ottenuto la restituzione di €114.480,55, oltre agli interessi, in virtù del titolo invalido.

    Questa vittoria legale apre la strada a speranze per coloro che si trovano in situazioni simili, dimostrando che è possibile ottenere giustizia anche in contesti finanziari complessi. Per ulteriori informazioni o assistenza legale, contattate lo Studio Legale Breda.

  • Recupero di 45.000,00 Euro: La Vittoria del Cliente Contro Pratiche Bancarie Illegittime

    Recupero di 45.000,00 Euro: La Vittoria del Cliente Contro Pratiche Bancarie Illegittime

    Un ex titolare di ditta individuale ha ottenuto una significativa vittoria legale nel contenzioso con un’istituzione bancaria, risultato in un rimborso di 45.000,00 euro. La controversia, legata al contratto di conto corrente aperto nel lontano 1997, ha visto la risoluzione favorevole al cliente grazie a contestazioni precise e dettagliatamente quantificate.

    L’atto di citazione è stato notificato dopo una richiesta di documentazione alla banca ai sensi dell’art. 119 TUB. La banca ha risposto alla richiesta fornendo un contratto privo delle condizioni economiche, in particolare del tasso di interesse debitore, e contenente la clausola dell’anatocismo.

    Grazie a un atto di citazione accurato e supportato da una perizia contabile dettagliata, la causa si è risolta in anticipo con un accordo transattivo. Il cliente ha ricevuto rapidamente la somma di 45.000,00 euro senza dover attendere anni per una decisione giudiziaria.

    Questa vittoria sottolinea l’importanza della precisione nelle contestazioni legali. In alcuni casi, è grazie alla chiarezza delle contestazioni che la banca riconosce le proprie omissioni e pratiche illegittime, evitando la necessità di un processo giudiziario lungo e incerto.

    Se anche tu hai dubbi sulle pratiche della tua banca o desideri contestare addebiti illegittimi, consulta esperti legali. Una consulenza accurata può portare a soluzioni più rapide e vantaggiose senza la necessità di lunghe battaglie legali.

  • Sospensione Procedura Esecutiva Immobiliare: Sentenza di Liquidazione Controllata nel Caso di Sovraindebitamento

    Sospensione Procedura Esecutiva Immobiliare: Sentenza di Liquidazione Controllata nel Caso di Sovraindebitamento

    La Sentenza di apertura di una procedura di liquidazione controllata del patrimonio del sovraindebitato, come previsto dall’art. 268 del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, ha determinato la sospensione della procedura esecutiva immobiliare di una cliente rappresentata dal nostro studio legale.

    La cliente, in evidente stato di sovraindebitamento e con il suo unico immobile adibito ad abitazione familiare già oggetto di azione esecutiva da parte del creditore ipotecario, ha presentato domanda all’OCC Rodigino per avviare la procedura di liquidazione controllata del patrimonio.

    La domanda è stata accettata dal Tribunale di Rovigo il 13.03.2023, dichiarando aperta la procedura di liquidazione del patrimonio. La cliente, con questa mossa, si è resa disponibile a destinare il ricavato della vendita della casa di abitazione a tutti i creditori, soddisfacendo così tutte le esposizioni, incluso il creditore ipotecario.

    Al fine di evitare la dispersione del ricavato della vendita immobiliare, che altrimenti avrebbe soddisfatto solo il creditore ipotecario senza liberare la cliente dagli altri debiti, il nostro studio legale ha presentato un’istanza al Giudice dell’Esecuzione. La richiesta, basata sugli artt. 270, comma V e 150 CCII, è stata fondata sulla disposizione che impedisce l’avvio o il proseguimento di azioni esecutive o cautelari su beni inclusi nella procedura di liquidazione da parte dei creditori con titolo o causa anteriore.

    Il Giudice, con ordinanza del 17.03.2023, ha accolto la nostra istanza, sospendendo la procedura esecutiva dopo aver verificato la pubblicazione della sentenza di apertura della procedura di liquidazione controllata. Questo passo è cruciale per garantire che il processo di liquidazione proceda senza interferenze, assicurando una distribuzione equa dei fondi tra i creditori interessati. La sospensione è stata fondamentale per preservare l’equità nel processo, assicurando che la cliente possa affrontare la situazione finanziaria in modo ordinato e responsabile, beneficiando di un processo di liquidazione controllata che rispetta i diritti di tutti i creditori coinvolti.

  • Un’importante vittoria contro il debito: il caso del Tribunale di Rovigo

    Un’importante vittoria contro il debito: il caso del Tribunale di Rovigo

    Una sentenza che cambia le regole del gioco: il Tribunale di Rovigo, con la pronuncia del 16 marzo 2023, ha sancito un principio fondamentale per chi si trova in difficoltà economica. Grazie all’intervento dello Studio legale dell’avvocato Sabrina Breda, il debitore è stato autorizzato a trattenere la somma di € 1.821,25 dal proprio stipendio, garantendosi così un tenore di vita dignitoso, come previsto dal Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza. Questa pronuncia, esempio tangibile della possibilità di riscattarsi, dimostra che la giustizia può offrire soluzioni concrete anche nei momenti più difficili.

    Perché è importante? La possibilità di trattenere una parte dello stipendio, come stabilito dal Codice della Crisi, non è un privilegio, ma un diritto essenziale. Questa tutela garantisce che il debitore possa affrontare la crisi senza cadere in una spirale di privazioni insostenibili.

    L’interesse per questo caso non è solo tecnico, ma umano.

    Questa decisione non si limita a risolvere il problema finanziario, ma riconosce il diritto del debitore a una vita decorosa, proteggendo la sua dignità anche durante un percorso di esdebitazione. Grazie all’attenta strategia dell’avvocato Breda e del suo staff, il cliente ha potuto non solo alleggerire il peso dei debiti, ma anche salvaguardare la sua stabilità personale e familiare.

    Perché non desiderare lo stesso risultato? Il lavoro dello Studio Breda non si limita alla gestione tecnica dei casi, ma punta a offrire un reale sollievo alle persone e alle imprese in difficoltà. Questa sentenza, infatti, non è un episodio isolato, ma parte di una lunga serie di successi raggiunti grazie a dedizione, competenza e passione.

    Non lasciare che il peso del debito condizioni il tuo futuro. Contatta oggi stesso l’avvocato Sabrina Breda e il suo team di professionisti del debito per una consulenza personalizzata. Ogni situazione può trovare una soluzione: il primo passo è agire.

  • TRIB VE SENTENZA N. 151/2023

    TRIB VE SENTENZA N. 151/2023

    Hai pensato che la cessione del quinto sia inevitabile, anche in caso di difficoltà economiche? Ti sbagli! Grazie alla sentenza n. 83/2023 del Tribunale di Padova, un cliente assistito dallo Studio Legale Breda ha ottenuto l’apertura della procedura di Liquidazione Controllata, che ha reso inopponibile alla procedura anche la cessione del quinto del suo stipendio così come prevede il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza.


    Questo risultato è fondamentale: una volta avviata la procedura, si apre il concorso tra creditori, garantendo una gestione equa e trasparente del debito. La cessione del quinto, considerata spesso un “vincolo insormontabile,” viene eliminata, restituendo al debitore il pieno controllo delle sue entrate. Questa è una delle tante tutele offerte dalla Liquidazione Controllata, che protegge il debitore da azioni unilaterali dei creditori.


    Immagina di poter finalmente liberarti dal peso dei debiti, compresa la cessione del quinto che incide ogni mese sul tuo stipendio. Con il supporto dello Studio Legale Breda, specializzato in procedure di sovraindebitamento, tutto questo è possibile. L’esperienza e la dedizione del nostro team legale ti guidano verso una soluzione concreta e definitiva, trasformando un momento di crisi in una reale opportunità di rinascita economica.


    Non aspettare che la situazione peggiori! Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata. Lo Studio Legale Breda, con oltre 25 anni di esperienza, opera in tutta Italia per aiutare chi, come te, cerca una via d’uscita dal sovraindebitamento. Scopri come possiamo aiutarti a riprendere il controllo delle tue finanze e a guardare al futuro con serenità.

    Non lasciare che i debiti decidano per te. Scegli di ripartire con il supporto dello Studio Legale Breda.

  • Importante novità in tema di sovraindebitamento

    Importante novità in tema di sovraindebitamento

    Lo Studio Legale Breda ha ottenuto un importante risultato presso la Corte d’Appello di Venezia che farà certamente da apripista: l’autovettura può essere esclusa dalla liquidazione dei beni del soggetto sovraindebitato.

    Con la sentenza della Corte di Appello di Venezia n. 841/2025, pubblicata il 29.03.2025, è stato affermato un principio fondamentale: la liquidazione deve tenere conto delle specifiche esigenze del singolo caso.
    Nel caso di specie, il cliente – invalido al 100% e dotato di auto allestita – aveva ottenuto dal Tribunale di Padova la apertura della Liquidazione Controllata del Sovraindebitato, ma con una eccezione: il Giudice Delegato patavino infatti aveva imposto la liquidazione anche dell’auto per disabili, unico mezzo utile per la propria autonomia.

    Lo studio legale Breda ha proposto reclamo avverso detta sentenza, nella parte in cui nega alla persona invalida l’utilizzo della propria auto autoallestita, reclamo che è stato accolto.
    La Corte di Appello di Venezia ha motivato l’accoglimento riconoscendo che la vendita dell’auto avrebbe violato diritti costituzionalmente garantiti.

    Un passo avanti per una gestione più equa e umana delle procedure di sovraindebitamento.