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  • Sovraindebitata ma onesta: il Tribunale le dà una seconda possibilità

    Sovraindebitata ma onesta: il Tribunale le dà una seconda possibilità

    Con una sentenza del Tribunale di Venezia, Marta (nome di fantasia), una donna residente in provincia, ha ottenuto l’apertura della procedura di liquidazione controllata grazie al lavoro del nostro Studio Legale.

     Era sommersa dai debiti e non riusciva più a gestirli, ma ha scelto di affrontare la situazione con coraggio e trasparenza.
     Ha presentato domanda con il supporto dell’Avv. Sabrina Breda, allegando tutti i documenti richiesti e affidandosi all’O.C.C., che ha confermato la correttezza della sua posizione.

     Il Tribunale ha dichiarato aperta la procedura e ha bloccato ogni azione esecutiva da parte dei creditori.

    Cosa significa tutto questo?

    • Che Marta potrà vendere i beni in modo ordinato e protetto,
    • Che potrà ottenere – al termine della procedura – la liberazione dai debiti residui,
    • E che potrà ripartire da zero, con dignità.

    La liquidazione controllata è uno strumento previsto dalla legge per chi è in difficoltà economica ma vuole uscirne in modo onesto e legale.

    Se anche tu ti trovi in una situazione simile, non aspettare che i problemi peggiorino.
    Contattaci: possiamo aiutarti a valutare la strada giusta per uscire dal debito.

    Operiamo in tutta Italia.
    Scrivici in privato o chiama lo Studio.

  • Un’altra vittoria per lo Studio Breda: accolta la liquidazione controllata per un debito di oltre 600.000 euro

    Un’altra vittoria per lo Studio Breda: accolta la liquidazione controllata per un debito di oltre 600.000 euro

    Il 14 marzo 2024, il Tribunale di Padova con sentenza n. 47/2024 ha accolto il ricorso per l’apertura della liquidazione controllata del patrimonio del sovraindebitato presentato dal signor Mario(nome di fantasia), un uomo di 59 anni, residente in provincia di Padova, travolto da un debito di oltre 600.000 euro. Lo ha fatto grazie all’impegno del nostro studio legale, che lo ha accompagnato passo dopo passo in questo percorso difficile, ma possibile.

    Mario, come tante persone che si rivolgono a noi, era in una situazione di sovraindebitamento: non riusciva più a far fronte ai debiti accumulati nel tempo, nonostante l’impegno e il lavoro. Il suo patrimonio era composto da beni modesti, ma con una gestione corretta e trasparente siamo riusciti a dimostrare che era possibile garantire ai creditori quanto la legge richiede, pur lasciando a lui e alla sua famiglia quanto necessario per vivere con dignità.

    Il giudice ha riconosciuto la correttezza della documentazione e la serietà del progetto proposto; ha aperto la liquidazione e dato la possibilità a Mario di ripartire da zero dopo tre anni, se rispetterà gli impegni presi.

    In questi anni, verserà una parte del suo reddito, ed il ricavato della vendita di alcuni beni immobili sarà distribuito ai creditori. In particolare l’attivo messo a disposizione del ceto creditorio — tra versamenti mensili, saldo del conto corrente, piano di accumulo, crediti verso terzi e alienazione di un immobile — ammonta a € 30.259,61, ovvero circa il 5% del passivo.

    È una sentenza che ci emoziona, perché dimostra che uscire dai debiti si può, quando si conoscono gli strumenti giusti e si è affiancati da professionisti competenti e umani. Il nostro lavoro non è solo fatto di norme e procedure, ma di ascolto, empatia e fiducia nel futuro.

    Se anche tu ti trovi in difficoltà, sappi che una soluzione esiste. E noi siamo qui per aiutarti a trovarla.

  • Decreto Ingiuntivo su Sentenza di Accertamento: quando la giustizia diventa esigibile

    Decreto Ingiuntivo su Sentenza di Accertamento: quando la giustizia diventa esigibile

    Siamo lieti di condividere un importante successo legale: il Tribunale di Siena ha emesso decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo a favore della nostra assistita, per un importo pari a € 35.568,04, oltre interessi e spese.

    Cosa rende questo risultato degno di nota?

    Il decreto è stato emesso sulla base di una sentenza di mero accertamento, divenuta definitiva, che ha riconosciuto somme indebitamente addebitate da un istituto bancario sul conto corrente della nostra cliente.

     In mancanza di una condanna espressa al pagamento, l’unica via per ottenere un titolo esecutivo era ricorrere a decreto ingiuntivo: un percorso legittimo e fondato su solida giurisprudenza (confermata, tra l’altro, dalla Cassazione con l’estinzione del relativo ricorso).

    Il Giudice ha riconosciuto:

    La certezza, liquidità ed esigibilità del credito,

    La validità della prova scritta,

    I presupposti per la provvisoria esecutorietà.

    Una vittoria che riafferma l’importanza della strategia legale post-sentenza di accertamento, per trasformare un diritto riconosciuto in una concreta possibilità di recupero.

    “La sentenza che accerta un credito, se priva di condanna, non è titolo esecutivo. Ma può esserlo tramite decreto ingiuntivo, fondato proprio su quella sentenza.”

  • Nuova sentenza del Tribunale di Padova ottenuta dallo Studio Legale Breda: via libera alla liquidazione controllata per una cittadina sovraindebitata

    Nuova sentenza del Tribunale di Padova ottenuta dallo Studio Legale Breda: via libera alla liquidazione controllata per una cittadina sovraindebitata

    Con la sentenza n. 113/2024, pubblicata il 26 giugno 2024, il Tribunale di Padova ha dichiarato aperta la procedura di liquidazione controllata del patrimonio di una cittadina padovana, assistita dall’Avv. Sabrina Breda, e gravata da un debito complessivo di oltre 380.000 euro.

    La decisione, presa in camera di consiglio, conferma l’importanza degli strumenti previsti dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza per le persone sovraindebitate. Il Tribunale ha accertato l’effettiva condizione di difficoltà economica della ricorrente, oggi priva di reddito e separata di fatto dal marito, e ha riconosciuto la completezza e attendibilità della documentazione presentata, supportata da un parere positivo del Gestore della crisi.

    È stato inoltre sospeso il pignoramento già in corso e nominato un liquidatore che si occuperà della gestione del patrimonio, con obbligo di depositare relazioni periodiche e garantire la trasparenza dell’intera procedura.

    Un passaggio chiave della sentenza riguarda il trattamento di eventuali redditi futuri: qualora la ricorrente dovesse trovare lavoro, parte dello stipendio sarà destinata ai creditori, ma solo per un massimo di tre anni. Trascorso tale termine, sarà possibile ottenere l’esdebitazione, cioè la liberazione definitiva dai debiti non ancora soddisfatti.

    – Questa sentenza è un esempio concreto di come sia possibile, anche in situazioni di grave difficoltà, ritrovare una nuova stabilità economica grazie agli strumenti legali di tutela dei debitori.

    Se anche tu ti trovi in una situazione simile, informati e non restare solo: ci sono soluzioni.

    Rivolgiti ad un professionista del debito e risolvi la Tua situazione debitoria in maniera definitiva.