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Autore: Studio Legale Breda

  • Debiti, il 41% degli italiani vive con un finanziamento e più di un terzo non sarebbe in grado di affrontare una spesa imprevista da mille euro.

    Debiti, il 41% degli italiani vive con un finanziamento e più di un terzo non sarebbe in grado di affrontare una spesa imprevista da mille euro.

    In Italia il ricorso al credito è diventato una realtà diffusa. Secondo una recente indagine Ipsos, il 41% degli italiani ha almeno un finanziamento attivo e oltre un terzo non sarebbe in grado di far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro.

    Per molte famiglie, il debito non rappresenta un consumo superfluo, ma una necessità per gestire spese essenziali come l’auto o beni di prima necessità.

    Tuttavia, la gestione delle rate si rivela spesso complessa: il 13% ha già saltato almeno un pagamento e il 16% teme di non riuscire a rispettare le prossime scadenze. A ciò si aggiunge una forte componente emotiva: ansia, vergogna e timore del giudizio sociale spingono molti a non chiedere supporto, affidandosi a soluzioni fai-da-te o all’aiuto di amici e familiari, con il rischio di peggiorare la situazione.

    Una maggiore educazione finanziaria e la conoscenza degli strumenti previsti dalla legge per la gestione e ristrutturazione del debito possono fare la differenza.

    Se ti riconosci in questa situazione, non rimandare.

    Il nostro studio offre consulenza legale qualificata in materia di sovraindebitamento.

  • SPID a pagamento: cosa cambia per cittadini e professionisti

    SPID a pagamento: cosa cambia per cittadini e professionisti

    Il sistema di identità digitale in Italia sta vivendo una svolta importante. Alcuni provider SPID hanno introdotto tariffe annuali per il mantenimento delle credenziali, segnando la fine della gratuità che per anni aveva caratterizzato il servizio.

    Perché lo SPID diventa a pagamento

    In origine, i costi di gestione erano coperti dagli identity provider grazie a contributi pubblici e ritorni d’immagine. Oggi, però, gli investimenti necessari sono cresciuti:

    • aggiornamenti tecnologici,
    • sistemi di riconoscimento da remoto,
    • rafforzamento della sicurezza,
    • estensione ai minori.

    Questi fattori hanno reso insostenibile il modello gratuito. Alla scadenza delle convenzioni con lo Stato, diversi operatori hanno quindi introdotto canoni annuali contenuti (pochi euro).

    Provider gratuiti e alternative allo SPID

    Il panorama attuale è variegato:

    • alcuni gestori mantengono lo SPID gratuito,
    • altri applicano una tariffa annuale,
    • le Pubbliche Amministrazioni restano obbligate ad accettare sia SPID che CIE (Carta d’Identità Elettronica).

    Chi non vuole pagare può rivolgersi a provider gratuiti o utilizzare credenziali alternative come la CIE o la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

    Il futuro dell’identità digitale in Italia ed Europa

    Guardando avanti, la CIE sembra destinata a diventare la credenziale primaria, mentre la CNS è in progressivo declino.
    A livello europeo, cresce l’attenzione verso l’EUDI Wallet, il portafoglio digitale previsto dal regolamento eIDAS 2, che consentirà di gestire un’unica identità valida in tutta l’Unione Europea.